Se stai pensando di aprire un negozio di sigarette elettroniche, è fondamentale conoscere le normative che regolano questo settore, spesso soggetto a cambiamenti, tasse specifiche e obblighi burocratici.
Vediamo insieme tutto ciò che serve sapere per muoversi con consapevolezza tra leggi, autorizzazioni e opportunità commerciali.

 

Il contesto normativo: dall’Europa all’Italia

La Direttiva Europea TPD

La vendita e la distribuzione di sigarette elettroniche non sono lasciate al caso. A livello europeo, la Direttiva TPD (Tobacco Products Directive) stabilisce regole molto precise: ad esempio, i liquidi contenenti nicotina non possono superare i 20 mg/mL, e le confezioni devono avere un volume massimo di 10 mL. Anche l’etichettatura deve seguire standard precisi, con avvertenze ben visibili e indicazioni sul contenuto.

Come l’Italia ha recepito la normativa

In Italia, queste indicazioni sono state recepite con il Decreto Legislativo n. 6 del 2016, che ha ufficializzato il divieto di vendita ai minori di 18 anni e imposto specifiche modalità di confezionamento. Inoltre, è stata introdotta un’imposta di consumo su liquidi e dispositivi, una sorta di “accisa” che ha un impatto significativo sui margini commerciali. Questa imposta si applica anche ai liquidi senza nicotina.

Nuovi limiti sulla vendita online

Un elemento importante da considerare è che dal 1° gennaio 2025, con il Decreto Legislativo 141/2024, sarà vietata la vendita online di prodotti da svapo contenenti nicotina. Chi vuole operare nel settore, quindi, dovrà necessariamente farlo attraverso una rivendita fisica autorizzata.

 

Vuoi aprire un negozio di sigarette elettroniche? Ecco cosa devi fare

Gli adempimenti burocratici

Per aprire un negozio nel rispetto delle normative italiane, dovrai compiere alcuni passaggi fondamentali:
• Aprire una partita IVA, utilizzando il codice ATECO corretto (47.26.02);
• Registrarti alla Camera di Commercio come impresa individuale o società;
• Iscriverti all’INPS (gestione commercianti) e, se hai dipendenti, anche all’INAIL;
• Inviare la SCIA al Comune, cioè la Segnalazione Certificata di Inizio Attività.

Autorizzazioni specifiche da ADM

È fondamentale ottenere l’autorizzazione da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM). Senza questo nulla osta, non potrai vendere liquidi da inalazione (sia con che senza nicotina). L’ADM richiede inoltre che l’imprenditore non abbia precedenti penali legati a traffico illecito o contrabbando.

 

Requisiti fiscali e regole da rispettare

Divieto di vendita ai minori

Come già anticipato, è vietato vendere sigarette elettroniche ai minori di 18 anni, anche se si tratta di liquidi privi di nicotina. Le sanzioni possono essere molto pesanti, sia in termini economici che legali.

Imposte e accise

I prodotti da svapo sono soggetti all’accisa sui prodotti con nicotina, senza nicotina e sugli aromi.

Packaging e limiti sulla nicotina

Anche l’aspetto del packaging è regolamentato. I flaconi devono essere a prova di bambino, dotati di chiusura di sicurezza, ed è obbligatorio riportare avvertenze visibili, come “tenere lontano dalla portata dei bambini” e “può contenere nicotina”.

 

Considerazioni pratiche per l’apertura

Quanto costa iniziare?

Il costo iniziale per aprire un negozio di sigarette elettroniche può variare da 10.000 a 20.000 euro, a seconda della città, del tipo di arredi, delle forniture iniziali e del canone d’affitto. È sempre consigliabile predisporre un business plan dettagliato.

Meglio franchising o negozio indipendente?

Hai due possibilità: entrare in un franchising oppure aprire un’attività in proprio. Il franchising può offrire supporto nella fornitura di prodotti, nella formazione e nel marketing, mentre aprire un punto vendita indipendente richiede maggiore sforzo iniziale.

L’importanza dell’assortimento

Il successo del tuo negozio dipenderà molto dalla qualità e varietà dell’assortimento: kit base, box mod, pod, liquidi con e senza nicotina, aromi, resistenze e accessori. È importante tenersi aggiornati sulle novità del mercato e ascoltare i feedback dei clienti.

Mercato in crescita

Nonostante le restrizioni normative, il settore del vaping in Italia continua a crescere. Si stima che entro fine 2025 il fatturato complessivo possa superare i 7 miliardi di euro, grazie anche a un aumento di consumatori attenti alla salute e pronti ad abbandonare il tabacco tradizionale.

Perché è il momento giusto

Se ti stai chiedendo se oggi sia il momento giusto per aprire un negozio di sigarette elettroniche, la risposta è sì: il mercato è maturo, c’è domanda e la vendita fisica tornerà a essere centrale dopo il blocco dell’online. Servono solo preparazione, conoscenza della normativa e una strategia commerciale efficace.

Aprire un’attività in questo settore richiede attenzione, ma offre ottime prospettive. Conoscere le normative sulle sigarette elettroniche in Italia è il primo passo per partire con il piede giusto. Preparati, pianifica bene e scegli con cura partner e fornitori. E ricorda: professionalità e trasparenza sono la chiave per farsi spazio in un mercato sempre più competitivo, ma ricco di opportunità.