Come aprire un negozio di sigarette elettroniche: tutto quello che c’è da sapere

Aprire un negozio di sigarette elettroniche oggi non è solo una scelta imprenditoriale, ma può diventare un vero progetto di vita per chi è già appassionato di svapo, liquidi aromatizzati e dispositivi sempre più evoluti. Se conosci già questo mondo – magari perché sei un utilizzatore esperto, un collezionista di aromi o uno sperimentatore di nuove coil e pod – trasformare questa passione in un’attività redditizia è più che possibile.
Il settore delle e-cig è maturo, ma non ancora saturo: offre margini interessanti, fidelizzazione elevata e uno spazio competitivo in cui un imprenditore motivato può davvero fare la differenza. Che tu voglia aprire un piccolo negozio indipendente o valutare la strada del franchising, questo è il momento giusto per fare il salto.

 

Perché vale la pena investire in questo settore

Il mercato del vaping, sia in Italia che a livello internazionale, continua a crescere. Non solo aumenta il numero di utilizzatori, ma si evolve anche il prodotto: i dispositivi diventano più sofisticati, i liquidi più variegati e le esigenze dei consumatori più specifiche. Questo significa che c’è spazio per negozi che sappiano offrire competenza, assortimento e supporto, diventando veri punti di riferimento per gli appassionati e per chi si avvicina per la prima volta al mondo dello svapo.
A differenza di altri settori saturi o in calo, quello delle sigarette elettroniche ha ancora ampi margini di crescita, soprattutto nelle città medie o in quartieri ancora poco serviti.

 

Requisiti legali: cosa serve per aprire

Come ogni attività commerciale, anche un negozio di e-cig richiede l’apertura di una Partita IVA e l’iscrizione alla Camera di Commercio. Ma nel caso delle sigarette elettroniche, c’è da considerare un passaggio ulteriore: i liquidi da inalazione, soprattutto se contenenti nicotina, sono regolamentati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM).
Per poterli vendere ed acquistare, è necessario ottenere un’autorizzazione alla vendita specifica da parte di ADM per ciò che viene definito “l’esercizio di vicinato”. Con questa autorizzazione sarà possibile lavorare ma anche acquistare i prodotti e i liquidi da inalazione dai distributori depositi fiscali.
Infine, bisogna rispettare norme precise sull’etichettatura, sulla tracciabilità e, ovviamente, sul divieto di vendita ai minori. La gestione legale e fiscale non è complessa, ma richiede precisione: è consigliabile farsi seguire da un commercialista con esperienza nel settore.

 

Quanto costa aprire un negozio di sigarette elettroniche

Il costo iniziale dipende da molti fattori: dimensione del locale, posizione, quantità di merce in stock, arredamento, eventuale insegna luminosa e campagne pubblicitarie. Per un negozio piccolo ma ben fornito, si può partire da una base di circa 20-25 mila euro, ma l’investimento può salire anche oltre i 35-40 mila per location più grandi o centrali.
A questi si sommano le spese burocratiche per ottenere le autorizzazioni, eventuali costi per il software gestionale e le attrezzature di cassa.

Dove conviene aprirlo

Non esiste una regola fissa, ma sicuramente la posizione gioca un ruolo fondamentale. Un buon punto vendita di sigarette elettroniche funziona dove c’è passaggio pedonale, ma soprattutto dove c’è il pubblico giusto: studenti universitari, giovani professionisti, persone che hanno smesso di fumare o che cercano un’alternativa più salutare.
Un quartiere in crescita, una zona commerciale ben frequentata o una piccola città dove ancora non esistono troppi competitor possono essere scelte strategiche. Attenzione però: anche la concorrenza può essere un buon segnale, perché dimostra che c’è domanda. L’importante è riuscire a differenziarsi.

 

Quali prodotti offrire

Un negozio di successo deve avere un catalogo ampio e aggiornato. Oggi i consumatori si aspettano di trovare:
• Starter kit per principianti
• Pod system compatte e facili da usare
• Dispositivi avanzati per vapers esperti
• Liquidi con e senza nicotina, in diverse concentrazioni e gusti
• Accessori di ricambio: resistenze, batterie, caricatori, vetri, drip tip
• Prodotti “premium” o artigianali, per chi cerca qualcosa di diverso
Oltre al prodotto, conta anche la consulenza: saper guidare il cliente nella scelta, spiegargli il funzionamento dei dispositivi, aiutarlo a smettere di fumare o a personalizzare l’esperienza di svapo può fare la differenza e generare passaparola positivo.

 

Il vantaggio del franchising

Per chi non ha esperienza nel settore o vuole ridurre i rischi dell’avviamento, il franchising rappresenta un’alternativa interessante, che offre una formula “chiavi in mano” con:
• Formazione iniziale
• Allestimento del negozio
• Forniture centralizzate a prezzi vantaggiosi
• Marketing nazionale e locale
• Assistenza continua e aggiornamenti
Entrare in franchising significa poter contare su un marchio già conosciuto, su una gamma prodotti selezionata e su strumenti collaudati per gestire l’attività. In molti casi, l’investimento iniziale è più contenuto rispetto all’apertura in autonomia, proprio perché le condizioni sono negoziate a livello di rete.
Aprire un negozio di sigarette elettroniche nel 2025 può essere dunque una scelta imprenditoriale redditizia, ma richiede impegno, passione e una buona conoscenza del settore. Che si tratti di un punto vendita indipendente o in franchising, ciò che conta è saper intercettare le esigenze del pubblico, offrire prodotti di qualità e costruire un rapporto di fiducia con i clienti.
Il mondo dello svapo è in continua evoluzione, e chi saprà cogliere le nuove tendenze e affermarsi come punto di riferimento potrà costruire un’attività stabile, moderna e sostenibile nel tempo: sei interessato ad aprire un negozio di sigarette elettroniche? Contattaci!